Un vero viaggiatore rispetta il paese in cui si reca. Fa in modo di non "inquinare" l'ambiente, con atteggiamenti in contrasto con quelli locali o dannosi per i suoi abitanti e la loro cultura. L'ambiente infatti è qualcosa di più della natura: è sì fauna e flora, che vanno mantenuti liberi, aria e acque, che vanno mantenute pulite. Ma è anche ambiente sociale, umano, che va preservato nelle sue tradizioni autonome.
Solo il rispetto per il diverso e lo spirito di conoscenza e di tolleranza, fanno del turista un vero viaggiatore. Adeguarsi a certe usanze, lasciando da parte le proprie abitudini, onorando le regole dell'ospitalità, è segno di cortesia e di intelligenza. Il vero viaggiatore, inoltre, rispetta la natura e non la rovina in alcun modo: non solo perchè non lascia tracce del proprio passaggio, non sporca, non inquina, ma anche perchè difende le specie protette e non cerca di appropriarsi di beni che non gli appartengono, siano animali o piante vive, siano oggetti di artigianato locale fatti con materiali vietati, siano reperti archeologici, oggetti sacri o di antiquariato. Senza i documenti ufficiali si può incorrere in pesanti sanzioni penali e vedere sequestrati certi tipi di "souvenir" :ad esempio cactus e orchidee, pappagalli, farfalle, scimmie, rettili vivi e manufatti in rettile, pelli di felino, prodotti in tartaruga e corallo nero, avorio. Il WWF, World Wide Fund for Nature, in collaborazione con la segreteria CITES delle Nazioni Unite, ha istituito una rete di uffici denominati TRAFFIC (Trade Records Analysis Flora and Fauna in Commerce), per studiare il commercio internazionale di piante e animali in pericolo e arginare il fenomeno del loro commercio illegale.