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Vademecum d'Italia - Panorama Attualita
350° GRAND TOUR

1° giorno: Vulci e Tarquinia
La civiltà etrusca, col suo portato di mistero ed esoterismo, ha sempre affascinato i viaggiatori romantici, attratti dalle poderose architetture delle tombe a tumulo e dalla raffinatezza delle pitture nelle tombe a camera.
Il paesaggio, aspro, selvaggio e disseminato di ruderi, ha fatto il resto. Scrive Dickens: “la campagna a nord di Roma sembra il cimitero di una città morta, per il modo in cui ricopre le antiche rovine”.
Visiteremo Vulci, con le sue necropoli affacciate sullo spettacolare fiume Fiora, il maestoso ponte del Diavolo che con oltre 20 metri di altezza domina lo stesso fiume di fronte al Castello medievale dell'Abbadia, che ospita il museo.
Proseguiremo poi per Tarquinia per visitare la necropoli dei Monterozzi, famosa per le tombe dipinte, un unicum
nel mondo etrusco, e per passeggiare nella splendida città medievale, di cui la chiesa di Santa Maria di Castello costituisce il gioiello architettonico per eccellenza.

2° giorno: Viterbo, San Martino al Cimino, Lago di Vico e Sutri
Famosa come “la città dei Papi”, Viterbo affascinò i viaggiatori del Grand Tour con le sue acque termali, utilizzate già in epoca romana, le cui sorgenti naturali sono immerse nel paesaggio agreste e sono ancor oggi fruibili.
E’ possibile una breve sosta per immergersi nelle acque sulfuree in alternativa alla visita guidata nel centro storico.
Si prosegue per San Martino al Cimino, il cui borgo si è sviluppato all’interno delle mura dell’antica abbazia, di cui resta l’imponente chiesa gotica, per poi costeggiare il Lago di Vico, di origine vulcanica, circondato da alte faggete. Si riprende quindi la Via Cassia in direzione di Roma, passando per Sutri, bell'esempio di architettura rupestre, custode di un anfiteatro scavato interamente nel tufo, soggetto spesso rappresentato nei disegni dei viaggiatori.

3° giorno: Roma (Terme di Caracalla e Via Appia Antica, Musei Vaticani)
Le vestigia monumentali, le lunghe arcate degli acquedotti, il paesaggio bucolico: questi gli elementi che gli artisti del Grand Tour hanno dipinto e reinterpretato con maggior frequenza, che possiamo ritrovare addentrandoci nel parco dell’Appia Antica, partendo dalle splendide vestigia delle Terme di Caracalla. Andremo poi a visitare le collezioni di arte antica conservate nei Musei Vaticani, ed in particolare nel cortile ottagono: il Laocoonte, l’Apollo del Belvedere, l’Apoxyomenos, e tutte le pregevoli sculture circondate dagli affreschi del Maestro Michelangelo e del "Divin Pittore" Raffaello, che non potevano mancare nella formazione artistica dei giovani rampolli europei.

4° giorno: (Colosseo, Foro Romano, Palatino, Campidoglio, Pantheon, Piazza di Spagna)
Ed eccoci nel cuore della Città Eterna, al cospetto delle opere che hanno fatto grande la Roma antica, nel suo centro politico e amministrativo, in un lungo trekking cittadino da esplicare in una intera giornata, immergendoci anche nella vita quotidiana dei quartieri ed osservandone la brulicante attività, così spesso descritta nei diari dei nostri viaggiatori. L’ultima sosta in Piazza di Spagna ci permetterà una sosta presso lo storico Caffè Greco, frequentato da Stendhal, Goethe, Byroned. Oggi luogo di ritrovo degli intellettuali romani, vera e propria galleria d’arte privata.

5° giorno: Tivoli (Villa Adriana, Villa d’Este e Villa Gregoriana)
La TiburSuperbum cantata da Virgilio nell’Eneide, fondata secondo la tradizione intorno al 1215 a.C., ci accoglie con la dolcezza del suo clima, le sue terme ricche di acque portentose, i numerosi ruderi, testimoni dell’antica grandezza disseminati nel suo territorio e, soprattutto, con le sue magnifiche ville: i due gioielli Patrimoni Mondiali dell'Umanità, ovvero l'archeologica Villa Adriana, residenza progettata dallo stesso imperatore, unica nella sua originalità, e la spettacolare Villa d'Este con le fontane ed i giochi d’acqua. Ma per chiudere in bellezza non si può non visitare la paesaggistica Villa Gregoriana che ci riporta nelle atmosfere magiche e misteriche dell’antro della Sibilla Tiburtina.

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