Terme romane dell'area archeologica di Fiesole

Il connubio perfetto tra storia e natura

L’Area Archeologica di Fiesole è da sempre un luogo di incontro e di aggregazione: oggi, una delle mete privilegiate per i visitatori che vogliono avvicinarsi alla Fiesole del passato; in epoca etrusca e romana, fulcro della vita cittadina per via degli importanti edifici pubblici che vi sorgevano. L'Area Archeologica, grazie all'incontro tra natura e archeologia, rappresenta uno dei luoghi più suggestivi e identitari della città di Fiesole.

L'Area, immersa nel verde e delimitata a nord dalle mura di epoca etrusca, racchiude i resti di alcuni dei monumenti pubblici più importanti dell'antica Fiesole: il tempio etrusco-romano, il teatro e le terme romani. Inoltre, conserva le tracce della necropoli longobarda che sorse nel VII secolo e che testimonia un'ulteriore fase di vita di questa zona della città.

Area-archeologica-fiesole-veduta-generale
Area Archeologica di Fiesole, veduta generale

Il teatro romano

Questo suggestivo edificio fu costruito tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. per ospitare gli spettacoli teatrali.
I gradoni della cavea, rivolta verso la campagna fiesolana, ospitavano gli spettatori, mente gli attori si esibivano sul palcoscenico, di cui restano alcune strutture murarie. Tra la cavea e il palcoscenico si trovava uno spazio semicircolare, l'orchestra. 
Si accedeva al teatro dagli ingressi posti nella parte superiore della cavea e dai due passaggi laterali coperti a volta ad essa adiacenti e, attraverso scalette, si raggiungeva il settore della gradinata desiderato. L'edificio era originariamente chiuso dalla scaenae frons, un'alta parete che delimitava posteriormente il palcoscenico, decorata da colonne sovrapposte in più ordini, da statue e da rilievi. I frammenti della decorazione marmorea oggi conservati nel Museo archeologico attestano che il teatro fu interessato da successivi interventi di restauro e che rimase in uso almeno fino al III secolo d.C.

teatro-romano-veduta
Teatro romano di Fiesole, veduta dal Museo Archeologico

Le terme romane

Nella parte orientale dell'Area Archeologica sorgono le Terme romane, costruite tra la fine del I secolo a.C. e l'inizio del I secolo d.C. Le terme erano formate da uno spazio all'aperto e da un edificio coperto, in cui si trovavano gli ambienti termali veri e propri: il frigidarium, il tepidarium, e il calidarium. Mentre all'aperto si trovavano le piscine per il nuoto e lo spazio per gli esercizi atletici, i tre ambienti al coperto offrivano la possibilità di curare il corpo e di rilassarsi immergendosi nelle vasche d’acqua fredda e d’acqua calda, divenendo anche ambiente ideale per intrattenere relazioni e dialogare di politica e di affari.

Nelle terme di Fiesole sono visibili, anche se in gran parte di restauro, alcune delle strutture che formavano il sistema di riscaldamento degli ambienti e dell’acqua per il bagno, ovvero i forni, le suspensurae (i pilastrini in mattone che reggevano il pavimento) e i tubuli (mattoni cavi inseriti nello spessore del muro), che permettevano la circolazione dell’aria calda al di sotto del pavimento e all’interno delle pareti del calidarium.
Restaurate, come il teatro, nel corso del III secolo d.C., le terme furono abbandonate durante il secolo successivo. 

Terme-romane-fiesole
Terme romane di Fiesole - veduta del frigidarium

Il tempio etrusco-romano

Il tempio è senza dubbio il monumento dell’Area Archeologica che più permette di comprenderne la lunga durata di vita e le diverse fasi di occupazione. Infatti, nell’area oggi caratterizzata dalla presenza degli imponenti resti del tempio romano, fino dall’epoca etrusca si susseguì la costruzione di altri edifici, delle quali sono state rinvenute le tracce:
il tempio etrusco di età arcaica (VI secolo a.C.): le poche tracce, soprattutto appartenenti alla sua decorazione architettonica, sono oggi conservate all’interno del Museo;
il tempio etrusco di età ellenistica (IV-II secolo a.C.): se ne conservano ancora in parte le murature, la scalinata (visibile soltanto superando la gradinata del tempio romano) e l'altare, una copia del quale è stata ricollocata di fronte alla scalinata del tempio romano. Attribuibile a questa fase è anche la stipe votiva da cui provengono i bronzetti (tra i quali la piccola civetta che lascia ipotizzare che il tempio fosse dedicato a Minerva, la dea alla quale l’animale era sacro), oltre a cospicui resti della decorazione scultorea e architettonica in terracotta, conservati nel Museo Archeologico;
il tempio romano (I secolo a.C. - III secolo d.C.): andato distrutto in un incendio il tempio ellenistico, i Romani costruirono sul posto un tempio più grande, che ne ricalcò la pianta e ne inglobò i resti. Oggi se ne riconoscono bene diverse strutture murarie, tra cui l’imponente scalinata che conduce alla cella. Una copia dell'altare si trova nella zona antistante la scalinata.

tempio-etrusco-romano-fiesole
Veduta del tempio etrusco-romano di Fiesole

La necropoli longobarda

Nel corso degli scavi condotti fra Otto e Novecento nell'Area Archeologica furono rinvenute - in particolar modo in corrispondenza della cella del tempio romano - numerose sepolture ad inumazione, delle quali alcune di esse ancora oggi visibili. Esse sono fra le principali testimonianze dell’esistenza a Fiesole, fra VII e VIII secolo d.C., di un insediamento longobardo. I corredi funerari, oggi conservati nel Museo archeologico, hanno restituito vasellame in ceramica ed in vetro, oggetti per la cura personale, gioielli e armi. Le tombe della necropoli dell'Area Archeologica vanno a sommarsi a quelle altrettanto numerose scoperte nella necropoli dell'Area Garibaldi. Quest'ultima si trova alle spalle del Palazzo Comunale e da qui provengono le quattro sepolture longobarde ricostruite integralmente all'interno del Museo.

necropoli-longobarda-fiesole
Una tomba della necropoli longobarda di Fiesole, presso il tempio etrusco-romano

Articoli suggeriti